Il Peso Del Silenzio by Heather Gudenkauf

Il Peso Del Silenzio by Heather Gudenkauf

autore:Heather Gudenkauf [Gudenkauf, Heather]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Suspense
ISBN: 9788865080313
editore: Leggereditore
pubblicato: 2010-07-14T22:00:00+00:00


Vice sceriffo Louis

Mary Ellen McIntire è tra le donne più tristi che io abbia mai visto. Solchi profondi le segnano le guance e raramente si riesce a incontrare lo sguardo dei suoi occhi gonfi e stanchi. Il suo dolore ti scava dentro. La accolgo nel mio piccolo regno. Vorrei che Fitzgerald fosse qui, ma è lontano, quindi offro una sedia alla signora McIntire.

La storia di Jenna McIntire fu una totale, autentica tragedia. Sotto qualsiasi punto di vista. Una bellissima bambina di dieci anni scompare da casa sua durante la notte. Nessuno sa perché. Non si era mai allontanata prima. Jenna amava giocare con le bambole, aveva tutta la collezione delle American Girl. Ho visto la sua stanza. Bambole dappertutto, agghindate nei loro abitini. Nessun segno di effrazione o di colluttazione. Una bimba era semplicemente sparita. Il padre giurava di aver chiuso a chiave la porta sul retro la sera prima, ma il mattino dopo fu trovata aperta.

Sembra che i genitori siano sempre, in ogni caso, i primi sospettati. Anche quando tutti i segnali dicono il contrario. In molti dei casi di bambini scomparsi, i responsabili sono membri della famiglia o è qualcuno che conosce la bambina. La cosa più umiliante per i genitori è sapere di essere sospettati, quando in realtà loro morirebbero, si taglierebbero le vene e lascerebbero uscire lentamente e dolorosamente fino all’ultima goccia di sangue, farebbero qualsiasi cosa, per vedere i propri figli tornare al sicuro, a casa.

Jenna McIntire fu trovata sei giorni dopo, in una zona boscosa a quasi tre chilometri da casa sua. Furono raccolte moltissime prove. Fu descritto ogni orribile, impronunciabile atto sul suo corpo, ma il caso non è mai stato risolto. Non sappiamo chi è stato. Perché? Be’, qualche figlio di puttana malato di mente. Nemmeno malato, malefico è una definizione migliore.

E ora, seduta davanti a me, c’è Mary Ellen McIntire, madre senza figlia. Stando ai pettegolezzi, si è separata dal marito. Ha un figlio più grande, di quattordici anni, credo. Chiedo di lui.

«Jacob sta bene, credo» dice lei. «Ma sa come sono gli adolescenti. Devono sempre andare da qualche parte, hanno sempre qualcosa da fare. Mi sentirò meglio quando si apriranno le scuole. Almeno saprò cosa sta facendo.»

Sento delle voci e lo scalpiccio di molti passi davanti alla porta principale e piego il collo per vedere cosa succede. Vedo due riservisti scortare nell’edificio un uomo sconvolto e malandato. «Mi scusi, signora McIntire» dico mentre mi alzo. L’uomo che viene portato dentro è alto e magro. Sovrasta tutti gli agenti ma sembra fragile, un ramoscello delicato. Ha i capelli bianchi e sembra che stia per piangere. Mary Ellen McIntire mi fissa con un’espressione di impazienza sul volto. È stanca di essere messa da parte, stanca di dover combattere per la figlia morta. Distolgo lo sguardo dall’uomo, mi siedo e mi concentro di nuovo su Mary Ellen.

«Cosa la porta qui a Willow Creek, signora McIntire?»

«Ho saputo» inizia. «Ho saputo delle bambine scomparse. E ho pensato che potrei, sa, essere di aiuto.»

Peso attentamente le parole e dico: «Crede che sia una buona idea prendere parte a questo tipo di.



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